Filicudi: “l’isola delle streghe”

L’isola di Filicudi è la quinta isola in ordine di grandezza dell’arcipelago delle Eolie e la seconda isola più occidentale dell’arcipelago.
Molto interessanti sono le rovine del villaggio neolitico sul promontorio di Capo Graziano. I reperti ritrovati testimoniano la presenza sull’isola, durante il Neolitico, di una fiorente industria e lavorazione dell’ossidiana.
Anticamente l’isola era nota come Phoinicussa oppure come Phoinicṑdēs dal sostantivo phoinix che in greco antico sta ad indicare la pianta della felce. Nell’Isola, infatti, si trova la famosissima “Fossa Felci” un vulcano spento, nel quale cratere è ospitata una ricca vegetazione. La leggenda narra che la sera del 24 giugno – il giorno dedicato a San Giovanni Battista – se ci si reca tra i boschi dell’Isola e si rimane svegli mantenendo lo sguardo verso una felce qualsiasi, senza mai distoglierlo, alle luci dell’alba si può vedere nascere un fiore magico; il fiore di San Giovanni. Questo con proprietà magiche è oggetto d’interesse sia al diavolo che alle streghe. L’antica popolazione della Sicilia, fino ai primi del ‘900, la denominavano infatti “Isola del diavolo” o “delle streghe”.

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